CHE COS’è L’ASSENZIO
E’ una bevanda alcolica tradizionalmente prodotta con l’infusione di una pianta chiamata Artemisia absinthium, comunemente conosciuta come assenzio. È stato popolare in Europa a partire dalla fine del 1700 e dall’inizio del 1800. La produzione di absinthe iniziò in Svizzera nel 1797, ma divenne particolarmente popolare in Francia durante la fine del XIX secolo, soprattutto tra gli artisti e intellettuali dell’epoca, tra cui Pablo Picasso, Vincent van Gogh e Oscar Wilde. Era comunemente servito con un rituale unico: veniva versato in un bicchiere, e poi una zolletta di zucchero veniva messo su un cucchiaino forato, poi si aggiungeva dell’acqua fredda che ne modificava il colore e il gusto.
La sua popolarità è diminuita dopo la sua iniziale produzione a causa della reputazione errata che potesse causare effetti collaterali negativi sulla salute e comportamento. Il problema nasceva da un presunto elevato contenuto di Thujone presente all’interno del distillato dell’epoca. È stato bandito in molte nazioni negli anni ’20 e ’30 del 20° secolo, ma successivamente reintrodotto. Tuttavia, è stato successivamente dimostrato che le quantità di thujone presenti nell’absinthe erano troppo basse per causare questi effetti e che in realtà la colpa era da attribuire all’elevata percentuale alcolica della bevanda.
È conosciuto per il suo caratteristico sapore amaro e anice e per la sua colorazione verde brillante, spesso contiene anche altre erbe e spezie.
LA PRODUZIONE
La produzione di absinthe consiste nell’estrarre i composti aromatici dalle foglie di artemisia absinthium tramite macerazione e successiva distillazione. Ingredienti comuni oltre l’Artemisia absinthium includono anice, fiori di finocchio e angelica. Il liquore è di colore verde o giallo chiaro, con una gradazione alcolica che può raggiungere i 72% e si caratterizza per un gusto amaro e speziato.
“Se non hai mai bevuto assenzio, non sai cosa sia la vita” – Oscar Wilde, scrittore e poeta irlandese del 19° secolo
LA TRADIZIONE
Tradizionalmente viene servito in un bicchiere speciale chiamato “bicchiere d’assenzio”, che ha una forma appositamente progettata per concentrare gli aromi e i sapori dell’assenzio. Il modo tradizionale per berlo è quello di versare una dose moderata di assenzio in un bicchiere (circa 2,5 cl), poi aggiungere acqua ghiacciata versata lentamente nel bicchiere in proporzione di circa una parte di alcol e tre parti di acqua (circa 9 cl). L’acqua attenua il gusto forte e amaro dell’assenzio e consente di sentirne meglio gli aromi e i sapori. Inoltre questo atto di diluire l’alcol genera la famosa “Louche” come nella tradizione francese. In questo modo il distillato avrà una gradazione alcolica di circa 14 gradi.
l’ASSENZIO NELL’ARTE
E’ stato raffigurato in molti quadri dell’epoca della sua popolarità, principalmente durante la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo. In particolare, molti artisti dell’epoca dell’arte moderna, noti per la loro frequentazione dei locali bohemien, hanno rappresentato il distillato nei loro lavori.
Molti artisti simbolisti, come Pierre Puvis de Chavannes e Édouard Manet, hanno rappresentato l’assenzio in quadri che esplorano temi di sensualità e trance. Inoltre, molti artisti del movimento Art Nouveau, come Henri de Toulouse-Lautrec, hanno raffigurato l’assenzio in scene di vita notturna e locale.
Anche gli artisti del movimento Surrealista, come Salvador Dalí e Max Ernst, hanno utilizzato l’assenzio come simbolo di sogno, trance e allucinazione.
In generale, l’assenzio è stato rappresentato come un simbolo di trasgressione, di estasi e di disinibizione, spesso associato a scene di vita notturna e di ambienti bohemien. Tuttavia è importante notare che l’uso dell’assenzio nei quadri non significa che gli artisti lo usassero o lo promuovessero, spesso era un semplice elemento decorativo o simbolico.
L’absinthe è ancora considerata una bevanda controversa, ma molti appassionati la apprezzano per il suo aroma e il gusto unico.